Ultima modifica: 20 giugno 2017

Giornalismo e disabilità: da “handicap” a “menomazione”, parole da non usare

Al bando termini come “diversabile” ma anche espressioni come “costretto su una carrozzina”: si introduca invece l’acronimo internazionale “Prm” (“persona con ridotta mobilità” e non si usi mai “disabile” come sostantivo”). Fiaba chiama a raccolta i giornalisti, per scrivere insieme una nuova pagina di deontologia professionale


Una nuova “carta deontologica” per i giornalisti, che insegni loro a parlare correttamente di disabilità: la proposta arriva da Fiaba, (Federazione italiana per l’abbattimento delle barriere architettoniche), che la presenterà lunedì 19 a Roma, presso l’aula magna della Lumsa, alla presenza della presidente dell’Ordine dei Giornalisti Lazio Paola Spadari. “Utilizzare la terminologia appropriata è indispensabile per il giornalista per poter divulgare un’informazione corretta”, spiega Fiaba, nel documento che chiama a raccolta “tutti i soggetti che vogliono dare un loro contributo alla stesura della Carta vera e propria”.
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